Le fotografie riguardano l'architettura e lo stile di costruzione per evidenziare come sono fatti i templi induisti del sud dell’India, espressione della architettura Dravidica e riprendono opere che vanno dal 4° al 16° secolo d.c.
Queste sono le città in cui si trovano i templi induisti, i loro nomi e le divinità alle quali sono dedicati.
Thanjavur nel Tamil Nadu, il nome inglese era Tanjore, dove si trova il tempio induista Peruvudaiyaar-Kovil, dedicato a Brihadeeswarar (o Breehadeeswarar nella grafia inglese) impersonificazione di Shiva, detto anche Rajarajeswaram. Risalente al secolo XI è stato costruito da Raja Raja Chola. Interessanti le colonne dei porticati e il gigantesco blocco monolitico di oltre 80 tonnellate, detto Sikhra, che sta sulla sommità del Vimanam, nome sanscrito che designa il gopuram all’interno del quale si trova il sancta sanctorum con la murti (rappresentazione fisica o simbolica) della divinità. Le fotografie evidenziano questi particolari architettonici dando una visione d’insieme del tempio e dei particolari.
Tiruchirapalli nel Tamil Nadu, che significa “la città della pietra santa”, detta anche Trichy. Qui si trova il più grande tempio induista esistente. E’ praticamente una città nella città e si estende su una superficie enorme, circondato da mura lunghe circa 1800 metri e spesse circa un metro. Costruito nel secolo II d.c. da Kochenga Chola è dedicato a Shiva nella sua personificazione di Jambukeswara e a Akilaneswari, personificazione di Parvathi. Il tempio comprende cucine dove la legna necessaria ai fuochi viene trasportata dagli elefanti (fotografie nella parte dedicata alla vita dei templi). Esistono fotografie di scorci del tempio nel suo contesto ambientale, che è la giungla tropicale, dove i gopuram emergono e si ergono sulle strutture interne e sulla giungla. Al tempio sono dedicate foto sulla vita interna trattate nella vita nei templi.
Madurai nel Tamil Nadu, dove si trova il tempio induista Meenakshi Sundarewarar, dedicato a Shiva nella personificazione di Sundareswarar e a Meenakshi, personificazione di Parvathi. Il tempio si trova nel cuore della città di Madurai, che lo circonda ed esistono tracce della sua esistenza in antichissimi testi della letteratura Tamil. La struttura attuale è stata costruita nel 1600. Le fotografie evidenziano l’inserimento del tempio nella città e vi sono scatti dalla cima del gopuram più alto (52 metri circa) alle varie parti della struttura con la città in primo piano e le montagne sullo sfondo. Esistono inoltre fotografie di scorci dell’interno con la vasca per le abluzioni sacre con i gopuram che fanno da sfondo oltre a particolari degli stessi. Le fotografie sono scattate in varie condizioni di esposizione che creano effetti che vanno dai controluce ai colori più brillanti.
Ellora nel Maharashtra, luogo simbolo di architettura rupestre indiana, con opere che datano a partire dal IV secolo d.c. Le strutture sono state scavate partendo dalla parte interne della montagna e hanno richiesto dei calcoli molto sofisticati al fine di poter essere completate senza errori. Le fotografie evidenziano la collocazione delle opere nel contesto
Ranakpur, nel Rajasthan, dove si trova il tempio Jain dedicato ad Adinatha. La costruzione del tempio viene fatta risalire intorno al XIV/XV secolo d.c. Costruzione con 1444 colonne di marmo e numerose cupole. Il marmo delle colonne è finemente intarsiato. Le fotografie sono rivolte a rendere l’atmosfera data da questo numero infinito di colonne intarsiate.
Il materiale raccolto fornisce pertanto sia un’idea della componente stilistico architettonica dei templi induisti, sia dell’atmosfera che regna in un paese dove il tempo sembra essersi fermato centinaia di anni fa.